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Grazie mille... come il primo giorno.
Inviato da: SimoneB.91 (IP registrato)
Data: lunedì, 13 ottobre 2014 - 14:06

Buongiorno a tutti,



è giusto che lo dica; ce ne ho messo di tempo..


la mia storia tuttavia, almeno a mio avviso, l'ho sempre ritenuta molto lunga; probabilmente per la mia naturale tendenza a essere prolisso nella scrittura..


tutto a inizio durante una corsa delle medie, a 11 anni. Partiamo, era una gara di resistenza, 1200 metri; non avevo mai provato tuttavia era una buona scusa per saltare un'oretta di lezione.
Al fischio d'inizio parto immediatamente al massimo ma non faccio in tempo a fare il primo " giro di boa " che sento una forte tosse cominciare a tormentarmi da dentro.. costringendomi a fermare.
Questo fu il primo sintomo che mi porto a effettuare le prime analisi: Asma cronica da sforzo.
Da li la mia vita cambiò. Sapevo dentro di me che c'era un limite, questo mi condizionava, e la mia ansia non mi aiutava minimamente a sentirmi come gli altri.
E' inutile sottolineare cosa significhi per un ragazzino cosciente e un pò in sovrappeso avere una limitazione fisica così palese in mezzo a tanti bambini spensierati che non stanno li a chiedersi perchè proprio quel ragazzino dopo neanche 30 secondi di corsa potesse essere così stanco e provato.
La routine continuava fino a quando un giorno, durante una partita di softair in trasferta a Viterbo durante una salita Molto ripida sentii il petto quasi scoppiare e il respiro farsi veramente "stretto" e limitato.
Arrivato in cima, misurate al volo le pulsazioni mi sento dire che stavo circa sui 200 battiti al minuto... qualcosa decisamente non stava andando per il verso giusto.
Ulteriori analisi, stavolta dai privati, ti dicono che è tutta una questione di allergie... di conseguenza vaccini dai costi impensabili ( demotivato dai medici cinici che non facevano altro che prolungare le terapie: "I primi miglioramenti si percepiranno tra circa un anno e mezzo..". )
Nonostante l'entusiasmo dettato dal " Io finalmente guarirò " quel vaccino lo presi per brevissimo tempo, così l'unica soluzione rimase il classico e immancabile Ventolin (per le crisi )e il quotidiano Flixotide (per tutti giorni).
Il fiato non aumentava e il mio corpo si stava stancando di essere fermo ma qualsiasi sport che intraprendevo finiva per trasformarsi in un'ulteriore delusione.
Andai avanti per un pò di anni in questo modo fino a quando nei 19 mi resi conto che anche un paio di piani di scale risultavano difficili da affrontare.
Decisi che ero stufo della routine e del protocollo che avevo applicato fino a quei giorni, così ripresi a cercare.
Ricordo che il sito del Dr. Gesret mi capito tra le mani una prima volta per pura curiosità e rimasi subito colpito dalla sua storia e affascinato dai risultati ma comunque demoralizzato e prevenuto lasciai cadere nel dimenticatoio quel pensiero; solo la seconda volta che ricapitai nel sito, stavolta forse non proprio per caso, decisi di guardare più a fondo, scoprendo( con gli occhi strabuzzanti ) che dei tre centri presenti in Italia uno era esattamente a Roma... e non Roma Centro.. o Nord Sud... ma sul Litorale, a Ostia, la mia città di nascita.
Che dire, non riuscivo a contenere la gioia ne la sorpresa. Non sapevo se questo metodo sarebbe stato o no un ulteriore fiasco ma non avevo alcun dubbio: dovevo giocare questa nuova carta.
Contattai tramite mail il Dr. Musolino e da subito rimasi affascinato dalla sua disponibilità e dalla sua premura.
Prenotai immediatamente una visita e così l'attesa divenne l'unico ostacolo da superare.
Arrivato al giorno fatidico ero in preda all'ansia più profonda: "Sicuramente io l'asma manco ce l'ho... e mi dirà che è tutta una questione mentale "... e pensieri vari che mi preparavano all'idea che sarei stato l'eccezione alla regola.
Una volta accolto nel suo studio, mi fece subito tranquillizzare la sua loquacità e capii subito che non si trattava di una persona facente parte della massa. Mi fece sedere sul lettino e in quella mezz'ora io respirai. Ricordo il momento preciso nel quale sentii il mio corpo reagire alle varie pressioni. Ricordo il gran respiro che presi, l'emozione che si fece largo e quella sensazione di benessere che provocò in me un sorriso involontario. Un momento probabilmente indimenticabile e Mario lo sa. Lo vede ogni volta che torno da lui e vede ogni volta quella risata di soddisfazione.
Nel corso della terapia i risultati arrivarono velocissimi e in breve tempo presi ad allenarmi con una forza d'animo che mai avevo riscontrato in me. Tuttavia non si trattava solo di forza... ma di RESISTENZA. Una parole per me nuova. Un muro che finalmente si rompeva.
Persi moltissimo del peso in eccesso grazie alla corsa ( questa pratica sconosciuta) e questo giovò ulteriormente alla mia salute ma soprattutto, questo, mi permise di vedere il mondo sotto un'ottica diversa, più oggettiva e credo che fra tutti questo sia stato uno dei passi più significativi di questa esperienza.
Insomma, lo scetticismo e i pregiudizi ancora una volta si mostrarono per quel che realmente sono: superficiali e deleteri. Io non posso che continuare a ringraziare Mario per ciò che ha fatto e che continua a fare sia come Osteopata che come persona.



Ad oggi, a distanza di 3 anni dalla prima seduta, non ho più inalato dosi di Flixotide o Ventolin e posso vantare di non aver più avuto le crisi asmatiche che mi accompagnavano quotidianamente in passato.



Una piccola grande voce, va anche a Dr Sasan (ortopedico) che mi ha aiutato inoltre nella cura della mia postura (plantari ortopedici) in modo da permettermi di allenarmi a pieno e di sfruttare tutte le nuove potenzialità che il mio corpo non mi aveva ancora permesso di conoscere.



p.s. Mario, probabilmente potrei/vorrei scrivere un saggio come ti dissi in passato e mi piacerebbe anche avere il lessico tecnico per farlo ma purtroppo dovrai accontentarti della mia sincera e ancora spontanea euforia. Grazie.


Simone




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